In mezzo al mare è il primo monologo scritto nel 2003 da Mattia Torre, e interpretato da Valerio Aprea. Nel 2012 è stato inserito da Dalai Editore nella raccolta omonima dei principali monologhi che Torre ha scritto di lì in seguito, ampliati nel 2019 per Mondadori e in audiolibro per Emons Edizioni.
Tre di questi, Colpa di un altro, Yes i can e Gola, oltre a uno stralcio di In mezzo al mare vengono proposti dallo stesso Valerio Aprea in un assolo spietato ed esilarante al tempo stesso, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante.
Il tutto sulle musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia composte per Figli, l’ultimo film scritto dall’autore.
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GOLA E ALTRI PEZZI BREVI
di Mattia Torre
con Valerio Aprea
musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia
produzione Elastica |
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Quarantenni a confronto tra colpi di scena, battute comiche, amicizia, rancori e legami profondi. Serata conviviale a casa di due professori (liceo lei, università lui) dichiaratamente di sinistra. Tra parenti e amici inizia un gioco di provocazione e di verità che si allarga sino a diventare il ritratto di una generazione: tra piccole meschinità e grandi sentimenti. Una sera come tante altre tra cinque amici quarantenni. Tutti appartenenti alla media borghesia. Oltre ai padroni di casa, ci sono il fratello di lei che fa l'agente immobiliare e la sua compagna in ritardo a causa di un impegno di lavoro con dei giapponesi, mentre l'amico single (sospettato di essere omosessuale) è trombonista in un'orchestra sinfonica. Quella sera, il fratello comunica alla compagnia che diventerà padre. Felicitazioni, baci e abbracci. Poi le solite domande: sarà maschio o femmina, che nome gli metterete? Il futuro papà non ha dubbi che sarà maschio; ma lo sconcerto nasce quando egli comunica il nome che hanno deciso di mettere al figlio. Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche. Il dubbio è che si tratti di uno scherzo, ma la discussione degenera ben presto investendo valori e scelte personali. Tra offese reciproche che non mancano di ferire tutti (nessuno escluso), nasce così il ritratto di una generazione allo sbando, dove tutti hanno qualche segreto da nascondere o da rinfacciarsi.
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LE PRÉNOM – CENA TRA AMICI di Matthieu e Alexandre de La Patellière versione italiana Fausto Paravidino con Lisa Galantini, Alberto Giusta, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo e Aldo Ottobrino regia Antonio Zavatteri scene e costumi Laura Benzi luci Sandro Sussi co-produzione CMC/Nidodiragno, Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona |
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