Uno spettacolo-concerto sulle canzoni di Rodari, cantate dall’indimenticabile Sergio Endrigo nel disco Ci vuole un fiore. Un signore di Scandicci, Napoleone, Zucca Pelata e tutti gli altri brani, sono canzoni senza tempo, in cui il gusto per la rima, l’iperbole, le associazioni fantasiose, le musica e il canto, si sposano perfettamente col teatro. Uno spettacolo-lezione di musica e parole, in stile one-man-band, per assaporare canzoni ancora piene di forza letteraria e musicale. Un omaggio al mondo della scuola, agli insegnanti e ai genitori.
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LE CANZONI DI RODARI
di Valentino Dragano
con le voci di Tito Andreoli e Marco Continanza
regia Valentino Dragano
assistente alla regia Raffaella Chillè
Kosmocomico teatro |
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Written on 25.01.2025
Serena Balivo interpreta una donna che ogni domenica va a pranzo dai suoi genitori. I due sono ultranovantenni e, sebbene siano in buona salute fisica e mentale, sono consapevoli che presto dovranno affrontare la morte e l’ignoto, il nulla forse o magari un’altra vita, e così non parlano d’altro.
Lo spettacolo offre l’incontro con il pensiero della morte, con domande che non conoscono risposte per noi umani e ci conduce attraverso i territori del più grande tabù della nostra cultura, con poesia e umorismo, per scoprire e riscoprire, tra racconti minimali e visioni grottesche, la bellezza della vita stessa, la potenza dell’amore tra genitori e figli e l’esperienza del congedo dalle persone amate.
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Uno spettacolo con Serena Balivo
ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco
produzione Compagnia Diaghilev
con il sostegno di Spazio Franco |
Written on 08.02.2025
Io ero il Milanese è la storia di Lorenzo S., entrato in carcere la prima volta a pochi mesi per trovare il padre e uscitone a 40 anni, nel luglio 2017.
Lo spettacolo racconta la vita di un uomo che nella vita ha fatto tante scelte sbagliate e con cui la sorte si è accanita, che ha toccato il fondo ma che da quel fondo si è rialzato. Lo spettacolo nasce dal podcast prodotto da RaiPlay Sound diventato un vero e proprio caso nel 2022. Partito in sordina, grazie al passaparola il podcast ha conquistato il pubblico sfiorando i 3 milioni di ascolti e vincendo il premio “Documentario” agli Italian Podcast Award 2023.
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IO ERO IL MILANESE
Non è la storia di un eroe
di Mauro Pescio e Lorenzo Sciacca tratto dall’omonimo podcast di RaiPlay Sound |
Written on 14.03.2025
In mezzo al mare è il primo monologo scritto nel 2003 da Mattia Torre, e interpretato da Valerio Aprea. Nel 2012 è stato inserito da Dalai Editore nella raccolta omonima dei principali monologhi che Torre ha scritto di lì in seguito, ampliati nel 2019 per Mondadori e in audiolibro per Emons Edizioni.
Tre di questi, Colpa di un altro, Yes i can e Gola, oltre a uno stralcio di In mezzo al mare vengono proposti dallo stesso Valerio Aprea in un assolo spietato ed esilarante al tempo stesso, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante.
Il tutto sulle musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia composte per Figli, l’ultimo film scritto dall’autore.
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GOLA E ALTRI PEZZI BREVI
di Mattia Torre
con Valerio Aprea
musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia
produzione Elastica |
Written on 24.04.2025
Quarantenni a confronto tra colpi di scena, battute comiche, amicizia, rancori e legami profondi. Serata conviviale a casa di due professori (liceo lei, università lui) dichiaratamente di sinistra. Tra parenti e amici inizia un gioco di provocazione e di verità che si allarga sino a diventare il ritratto di una generazione: tra piccole meschinità e grandi sentimenti. Una sera come tante altre tra cinque amici quarantenni. Tutti appartenenti alla media borghesia. Oltre ai padroni di casa, ci sono il fratello di lei che fa l'agente immobiliare e la sua compagna in ritardo a causa di un impegno di lavoro con dei giapponesi, mentre l'amico single (sospettato di essere omosessuale) è trombonista in un'orchestra sinfonica. Quella sera, il fratello comunica alla compagnia che diventerà padre. Felicitazioni, baci e abbracci. Poi le solite domande: sarà maschio o femmina, che nome gli metterete? Il futuro papà non ha dubbi che sarà maschio; ma lo sconcerto nasce quando egli comunica il nome che hanno deciso di mettere al figlio. Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche. Il dubbio è che si tratti di uno scherzo, ma la discussione degenera ben presto investendo valori e scelte personali. Tra offese reciproche che non mancano di ferire tutti (nessuno escluso), nasce così il ritratto di una generazione allo sbando, dove tutti hanno qualche segreto da nascondere o da rinfacciarsi.
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LE PRÉNOM – CENA TRA AMICI di Matthieu e Alexandre de La Patellière versione italiana Fausto Paravidino con Lisa Galantini, Alberto Giusta, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo e Aldo Ottobrino regia Antonio Zavatteri scene e costumi Laura Benzi luci Sandro Sussi co-produzione CMC/Nidodiragno, Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona |
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